Di Aristide Fiore
[Pubblicato
su geaArt n°5 giugno-luglio 2013, p. 6.]
La
biologia è stata la fonte d'ispirazione di Isabella Rossellini fin
dal suo esordio come cineasta. Quello stesso approccio, pieno di
meraviglia per la bellezza e la varietà della natura, e al tempo
stesso consapevole della nostra piena appartenenza a un mondo che in
genere consideriamo distante, si riflette ora in Greenporno. Live on stage.
La versione teatrale dell'omonima serie di cortometraggi sulla
sessualità animale, prodotti per il Sundance Channel di Robert
Redford (il progetto comprendeva altre due serie: SeduceMe,
sulle
strategie di corteggiamento e Mammas,
sui vari
modi di essere madre in natura)
ha debuttato il 29 giugno al Teatro San Nicolò, nell'ambito del
Festival dei due mondi di Spoleto.
L'adattamento
di Jean-Claude Carrière
è uno spettacolo divertente e scientificamente corretto, tra
conferenza, reading e performance, che si avvale della consulenza
artistica Muriel Mayette. In scena, la stessa
Rossellini guida gli spettatori in un viaggio nello strano mondo
della riproduzione animale, alternando letture e recitazione ai suoi
ormai celebri cortometraggi, realizzati combinando fra loro riprese
dal vero, marionette, costumi e mimi, nei quali l’attrice indossa i
panni di una lumaca, di un lombrico, di una mantide religiosa e di
altre piccole creature terrestri e acquatiche.
Le
etichette tramite le quali siamo soliti descrivere la sessualità, in
natura rappresentano solo sfaccettature di un'unica realtà, che la
capacità della vita di trasmettersi comunque e a ogni costo
trasforma in altrettante possibilità.
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