sabato 13 luglio 2013

Sigillo verdiano sull'Irnofestival

Di Aristide Fiore
Locandina dell'Irnofestival 2013.
[Pubblicato su Le Cronache del salernitano, venerdì 12 luglio 2013, p. 9.]
È stata ufficialmente presentata ieri, nella Sala Giunta della Provincia di Salerno, la XV edizione dell’Irnofestival, organizzato dall’Associazione “S. Rachmaninov” di Mercato San Severino, che quest'anno sarà interamente dedicata a Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita. La prestigiosa kermesse di teatro, musica e danza, accantonata la formula itinerante delle ultime edizioni, si svolgerà in una location d’eccezione: il suggestivo teatro a mare allestito presso l'associazione Soccorso Amico di Salerno, in via generale Clark: un grande palco e una platea con 2000 posti, servizio bar e ampio parcheggio. Insomma un vero e proprio teatro sotto le stelle.
Ad illustrare la manifestazione il direttore artistico M° Tiziano Citro, il dr. Ciro Castaldo, in rappresentanza della Provincia, e il presidente dell'Associazione “S. Rachmaninov” Mirella D'Ascoli. Il programma prevede la rappresentazione della Trilogia popolare, che per la prima volta in Italia viene rappresentata nell'arco di una sola settimana, impegnando in ciascuna serata circa 140 persone fra artisti e maestranze, con un cast di protagonisti eccezionali. Un “miracolo” reso possibile grazie allo sforzo dell'amministrazione provinciale e regionale e al sostegno di numerosi sponsor. Sarà anche una manifestazione all'insegna della solidarietà, in favore della lotta contro la meningite (www.liberidallameningite.it).
Si comincia il 25 luglio con Rigoletto, melodramma in tre atti (1851), libretto di Francesco Maria Piave. Fra gli interpreti il soprano Fernanda Costa (Gilda), il mezzosoprano Michela Leonte (Giovanna), il tenore Antonio De Palma (duca di Mantova) e il baritono Mauro Augustini (Rigoletto). Direttore: Marco Gatti; regia di Massimo Patroni Griffi.
Il 28 luglio sarà la volta de La Traviata (1853), melodramma in tre atti, libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma La Dame aux camélies di Alexandre Dumas figlio. Interpreti: Violetta Valéry (soprano) Maria Dragoni; Flora Bervoix, amica di Violetta (mezzosoprano) Min Jeon Bae; Annina, serva di Violetta (mezzosoprano) Michela Rossi; Balletto S. Cotroneo di Benevento. Il direttore è Massimo Gualtieri. La regia è di Enrico Stinchelli, autore e conduttore de La Barcaccia, la storica trasmissione dedicata alla lirica di Radiotre.
Infine il 31 luglio la manifestazione si chiuderà con Il Trovatore (1853), dramma in quattro parti , libretto di Salvatore Cammarano, tratto dalla tragedia El Trovador di Antonio García Gutiérrez. Interpreti principali: il Conte Di Luna (baritono) Mauro Augustini; Leonora (soprano) Fernanda Costa; Azucena (mezzosoprano) Ambra Vespasiani; Manrico (tenore) Antonio De Palma; Ferrando (basso profondo). Direttore: Leonardo Quadrini. Regia di Mariano Rigillo.
Tutte e tre le rappresentazioni si avvarranno dell'Orchestra della Repubblica di Udmurtia (Federazione Russa) e del coro lirico di Craiova (Romania), diretto dal Maestro Florian Zamfir. Le scene sono di G.Grasso - Lucera e i costumi di Shangrillà - Foggia.
Secondo il M° Tiziano Citro “l’Irnofestival 2013 sarà un Gran Gala dell’Opera lirica del maestro di Busseto, icona del Made in Italy ed eccellenza della storia del teatro musicale, che ha influenzato con innovazioni originali il suo tempo e che continua a entusiasmare il pubblico contemporaneo.
Ciro Castaldo, Mirella D'Ascoli e Tiziano Citro.
Ciro Castaldo, Mirella D'Ascoli e Tiziano Citro (foto: A. Fiore).
Un omaggio di Salerno a Giuseppe Verdi, un’occasione per avvicinare la musica classica più autentica al popolo campano”.
Biglietto unico 20,00 euro, abbonamento 50,00 euro, acquistabili anche on-line. Agli abbonati sarà offerto un coupon per una giornata benessere del valore di 25,00 euro ed è stato predisposto un servizio navette su prenotazione, da Piazza della Concordia. Per informazioni e aggiornamenti: www.irnofestival.it e www.facebook.it/irnofestival.

1 commento:

  1. Stinchelli e Rigillo registi a loro insaputa? Secondo questo articolo di Olga Chieffi sembrerebbe di sì.

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